martedì 24 aprile 2012

Lavorazione Blake, cosa significa

Nell’ambito di produzione di calzature artigianali, vi sono diverse modalità di lavorazione.
Le più conosciute sono la Blake e la Goodyear.

LAVORAZIONE BLAKE

Figlia della Rivoluzione Industriale, nella lavorazione Blake, un'unica cucitura unisce tomaia, fodera, sottopiede e suola.

Il suo inventore, l’americano Lyman Reed Blake, la realizzò nel 1856, in piena Rivoluzione Industriale appunto, spinto dalla necessità di ridurre tempi e costi di lavorazione, per una produzione su larga scala. 
Infatti una scarpa prodotta con il metodo Blake richiede circa un terzo del tempo e comporta molti meno passaggi rispetto a una Goodyear. Si riduce inoltre di circa la metà il numero di artigiani specializzati necessari per la realizzazione.

Per riconoscerla si guarda all’interno della scarpa e si vede la cucitura che parte dal sottopiede.
Ipotizzando di utilizzare la stessa qualità di materiali, i vantaggi di una Blake rispetto a una Goodyear sono:
  • il prezzo, sensibilmente inferiore;
  • una sensazione di miglior comfort iniziale.

Gli svantaggi sono:
  • durata notevolmente inferiore;
  • possibile fastidio e irritazione delle dita che poggiano sulle cuciture;
  • penetrabilità dell’acqua, o comunque dell’umidità e della polvere attraverso le cuciture;
  • trasmissione del freddo o del caldo dalla suola al piede;
  • impossibilità di scucire una suola usurata e di ricucirne una nuova, poiché scucendo la suola si smonterebbe tutta la scarpa;
  • maggiori screpolature della tomaia, in particolare vicino alle cuciture.

In Italia quasi tutta la produzione artigianale di calzature viene realizzata con questo metodo.
Vi sono tuttavia alcuni artigiani che realizzano una parte della loro produzione con il metodo Goodyear.

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