lunedì 23 luglio 2012

Le scarpe da donna artigianali con suola cucita

Per una donna che desideri un paio di scarpe artigianali, confortevoli e durature, non c’è molta scelta.
Il criterio con cui una donna acquista un paio di scarpe non è quasi mai legato al comfort e alla durata, ma si ispira principalmente a motivazioni estetiche.

La produzione di questo comparto è infatti estremamente varia, ma la stragrande maggioranza di ciò che la donna può trovare in vendita ha ben poca qualità. Già trovare una scarpa da donna che non abbia la suola incollata, ma cucita (lavorazione Blake) è un’impresa, mentre per una scarpa con doppia cucitura (lavorazione Goodyear) la ricerca è ancora più difficile.
Anche nei negozi più esclusivi, la maggior parte delle calzature da donna proposte ha la suola incollata.
Le proposte migliori  con suola cucita vengono senz’altro dai produttori inglesi, in particolare da coloro che già producono scarpe da uomo di alta qualità utilizzando la tradizionale lavorazione Goodyear.
I prezzi non sono economici, ma un paio di queste calzature è fatto per durare tantissime stagioni sia come robustezza sia come stile, essendo i modelli proposti di tipo classico e non soggetti quindi alla moda del momento.
Indossando queste scarpe inoltre i piedi traspirano e restano sempre asciutti e sono isolati dal terreno, sia questo caldo o freddo. Sono studiate per favorire una camminata con la giusta postura, che quindi affatica meno e non genera problemi alla colonna vertebrale.

Joe Dalborn propone una collezione donna lavorazione Goodyear composta da Oxford, Derby, stivaletti e mocassini.

martedì 17 luglio 2012

La Calzata, cosa significano le sigle o lettere

La calzata, ovvero la larghezza della scarpa, è naturalmente determinante per il comfort e la salute dei piedi. Una scarpa troppo larga non consentirà la giusta stabilità d’appoggio e la giusta postura, mentre una troppo stretta, oltre alla scomodità, ridurrà l’afflusso di sangue ai piedi.

L’ideale, specie per una scarpa artigianale prodotta con il metodo Goodyear, è sentire la scarpa o giusta o leggermente stretta sui lati. Dopo due o tre giornate d’utilizzo la soletta prenderà esattamente la forma dei vostri piedi e la pelle della tomaia si adatterà perfettamente alla vostra larghezza.

Molti produttori di scarpe artigianali declinano i loro modelli in almeno due calzate differenti. Le calzate vengono contrassegnate da una lettera, di seguito indichiamo la nomenclatura utilizzata dai principali produttori inglesi.
  • E - corrisponde a una pianta stretta;
  • F- corrisponde a una pianta normale;
  • G – corrisponde a una pianta larga;
  • H – corrisponde a una pianta molto larga.
La maggioranza degli Italiani troverà confortevole la calzata G. I piedi degli Italiani risultano infatti essere generalmente più larghi rispetto a quelli degli Anglosassoni.  

martedì 24 aprile 2012

Lavorazione Blake, cosa significa

Nell’ambito di produzione di calzature artigianali, vi sono diverse modalità di lavorazione.
Le più conosciute sono la Blake e la Goodyear.

LAVORAZIONE BLAKE

Figlia della Rivoluzione Industriale, nella lavorazione Blake, un'unica cucitura unisce tomaia, fodera, sottopiede e suola.

Il suo inventore, l’americano Lyman Reed Blake, la realizzò nel 1856, in piena Rivoluzione Industriale appunto, spinto dalla necessità di ridurre tempi e costi di lavorazione, per una produzione su larga scala. 
Infatti una scarpa prodotta con il metodo Blake richiede circa un terzo del tempo e comporta molti meno passaggi rispetto a una Goodyear. Si riduce inoltre di circa la metà il numero di artigiani specializzati necessari per la realizzazione.

Per riconoscerla si guarda all’interno della scarpa e si vede la cucitura che parte dal sottopiede.
Ipotizzando di utilizzare la stessa qualità di materiali, i vantaggi di una Blake rispetto a una Goodyear sono:
  • il prezzo, sensibilmente inferiore;
  • una sensazione di miglior comfort iniziale.

Gli svantaggi sono:
  • durata notevolmente inferiore;
  • possibile fastidio e irritazione delle dita che poggiano sulle cuciture;
  • penetrabilità dell’acqua, o comunque dell’umidità e della polvere attraverso le cuciture;
  • trasmissione del freddo o del caldo dalla suola al piede;
  • impossibilità di scucire una suola usurata e di ricucirne una nuova, poiché scucendo la suola si smonterebbe tutta la scarpa;
  • maggiori screpolature della tomaia, in particolare vicino alle cuciture.

In Italia quasi tutta la produzione artigianale di calzature viene realizzata con questo metodo.
Vi sono tuttavia alcuni artigiani che realizzano una parte della loro produzione con il metodo Goodyear.

Lavorazione Goodyear, cosa significa

Questo tipo di lavorazione prende il nome dal suo inventore, Charles Goodyear, che la mise a punto e la brevettò nel 1832. E’ una lavorazione costosa, laboriosa e che richiede grande perizia e precisione, ma rappresenta ancora oggi la massima qualità di costruzione possibile.

Una delle peculiarità principali di questa lavorazione consiste nell’utilizzare una striscia di cuoio chiamata “guardolo”, che corre  lungo tutto il perimetro della scarpa e viene legato con una prima cucitura trasversale insieme alla tomaia, alla fodera e a una suola leggera e flessibile, chiamata Midsole. Successivamente viene effettuata una seconda cucitura, che unisce la parte inferiore del guardolo alla suola. L’intercapedine che si viene così a formare viene riempita di sughero, posto all’interno prima di unire il corpo alla suola con la seconda cucitura.



In questo modo si ottiene un perfetto isolamento del piede dal suolo su cui poggia la scarpa e si consente all’intersuola di svolgere al meglio il suo lavoro di espulsione della naturale umidità che viene generata dal piede, senza che possa entrare alcunché all’interno. All’inizio una Goodyear risulta meno confortevole di una Blake, ma dopo qualche ora di utilizzo l’intersuola prende esattamente la forma del piede che la calza, ottenendo un comfort assoluto e una sensazione di scarpa fatta su misura.

La doppia cucitura e lo speciale filato utilizzato permettono inoltre alla pelle della scarpa di adattarsi con maggiore facilità ad eventuali particolarità fuori standard del piede che la calza e di potersi dilatare o contrarre a seconda delle condizioni climatiche senza subire danni o screpolature.

Dopo aver preparato tutte le parti necessarie per una Goodyear, per completarne la realizzazione sono necessarie circa otto settimane. Le 75 diverse parti di ogni scarpa devono essere lavorate e assemblate con cura attraverso i 200 canonici diversi passaggi, nelle mani di artigiani esperti, prima di assumere la forma definitiva.  Il processo di lavorazione viene interrotto e ripreso più volte: a seconda della lavorazione eseguita, i manufatti vengono chiusi in apposite stanze a umidità e temperatura controllata per il periodo necessario a far sì che la pelle si riprenda dallo stress della lavorazione eseguita.

Per saperne di più o per comprare la tua scarpa con lavorazione Goodyear, visita il sito Joe Dalborn.